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Sulla collina di Colle del Vento ai piedi di Capitone, nella campagna umbra di Narni, si estende un uliveto di oltre 500 alberi, esposti ad est,
dove sorge il sole, a 360 m s.l.m, e coltivati secondo i principi dell'agricoltura biodinamica.
Ulivi millenari dal tronco spettacolare convivono con quelli giovani e questi giovani, ventenni e trentenni, con quelli più piccoli,
di dieci e cinque anni di età, componendo un uliveto armoniosamente vario, studiato apposta per la produzione di un olio di categoria superiore.
Un olio a quattro olive, ossia composto con i frutti di quattro diversi tipi di ulivi: Frantoio, Leccino, Moraiolo e Raia.
L'oliva Raia, tipica delle zone collinari e pedemontane della bassa Umbria, arricchisce l'olio di vitamine preziose per la salute dell'uomo.
Dalla forma allungata e con poca polpa per una resa in olio molto bassa, la Raia è un buon complemento al Frantoio, al Leccino e al Moraiolo,
condividendone lo stesso periodo di fioritura.
Il successo annuale dell'impollinazione degli ulivi di Colle del Vento è garantito dall'ecosistema della nostra azienda agricola,
Antica Fattoria Sant'Andrea, dal nome originario del podere dove è sorta.
Umberto Rotini, proprietario di aree agricole tra Narni e Capitone, acquistò la tenuta attratto dalla posizione panoramica. Il suo nipote prediletto,
Paolo Campanella, ricevendola in dono poco più che trentenne, al principio degli anni Settanta, iniziò a coltivarla secondo i principi di
Rudolf Steiner, per trasformarla nel corso degli anni in un’oasi di benessere.
Il frutteto, la vigna, l'orto, le colture alternate di grano duro, orzo, favino, girasole insieme al roseto, al giardino di erbe officinali, fiori contadini,
gerani, margherite e ad uno stagno di ninfee abitato da carpe, pesci rossi, rane e girini fanno di questo posto un luogo d'incontro
per molte specie di volatili. In primo luogo, gli insetti: le api e i bombi.
I pettirossi, in febbraio, volano attorno casa e i colibrì passeggiano ovunque.
In primavera e in autunno, è familiare veder sorvolare la cicogna, tra lo stagno e le querce secolari.
Le notti di maggio sono festeggiate dai lumini delle lucciole, e farfalle di ogni tipo allietano le giornate, insieme alle coccinelle che appaiono
all'improvviso, fino agli inizi di ottobre.
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